Differenze tra le versioni di "Byblis aquatica"

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Gli idrovasi, in questo caso, possono risultare molto utili.
 
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È sufficiente spargere i semi sul substrato, e porlo in posizione fortemente illuminata ad una temperatura non inferiore a circa 20°C.
 
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La B.aquatica mal tollera i rinvasi ed è perciò opportuno seminarla nel vaso in cui dovrà rimanere per tutta la sua vita, oppure seminare un singolo seme per ogni vasetto, e trapiantarlo successivamente nel vaso finale con l'intero pane di torba.
 
La B.aquatica mal tollera i rinvasi ed è perciò opportuno seminarla nel vaso in cui dovrà rimanere per tutta la sua vita, oppure seminare un singolo seme per ogni vasetto, e trapiantarlo successivamente nel vaso finale con l'intero pane di torba.
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E' possibile la moltiplicazione da talea prelevando delle porzioni apicali di fusto di circa 10 cm, ponendole a radicare in un substrato composto da sfagno secco reidratato misto a perlite (30:70) oppure da perlite pura, da mantenersi sempre umido.
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E' importante taleizzare la pianta prima del termine della fioritura: sembra infatti che una volta conclusasi, non vi siano nei tessuti abbastanza riserve da permettere la sopravvivenza della talea fino alla radicazione. Col metodo della talea è possibile preservare le nostre Bylbis annuali, snza dover ricorrere alla semina ogni anno.
  
 
== Impollinazione ==
 
== Impollinazione ==

Versione delle 12:15, 28 apr 2012

Byblis aquatica
Byblis.jpg
Nome scientifico: Byblis aquatica
Nome comune: Pianta arcobaleno
Famiglia: Byblidaceae
Distribuzione: Australia, Nuova Guinea
Habitat: Zone paludose
Tipo di trappola: A colla



Descrizione

E' una pianta annuale dal portamento eretto o strisciante, si sviluppa con un fusto centrale che solitamente non presenta ramificazioni. Dal fusto, alto fino a 50 cm, si diramano le foglie, sottili e lunghe dai 2 a 4cm e di colore verde, tendente al rosso nella fase di invecchiamento.

Vive in ambienti semi-sommersi e poveri di nutrienti, procurandosi le sostanze necessarie attraverso i tentacoli, presenti su tutta la sua superficie, che come nelle Drosera sono provvisti di ghiandole adesive, in gradi di catturare e digerire.

I fiori della Byblis aquatica, solitari, di colore viola, larghi sino a 3 cm, sono prodotti durante l'estate Australiana (Gennaio-Maggio) e si sviluppano su steli floreali lunghi dai 4 ai 6cm. I fiori non sono autoimpollinanti.

Distribuzione

Questa specie è distribuita nel nord dell'Australia ed è endemica delle zone acquitrinose nei pressi di Darwin. Cresce su terreni acidi e poveri di nutrienti, sabbiosi/argillosi, in piccole depressioni che formano pozze poco profonde.

Byblis1.jpg

Tipo di trappola

Le trappole sono a colla di tipo passivo, e quindi non in grado di avviluppare la preda.

Le sottili foglie sono ricoperte da tentacoli ghiandolari, in grado di secernere sostanze terpenoidi ed enzimi digestivi, atte a catturare le prede e digerirle assorbendone i liquidi nutritivi.

Fiori

Sono composti da cinque petali di colore viola con simmetria bilaterale, non autoimpollinanti.

Byblis fiore.jpg

Coltivazione

Il substrato deve essere composto in parti uguali da:

La Byblis aquatica va coltivata ben esposta al sole, ed essendo una pianta che in natura vive in ambienti semiacquatici, il sottovaso dovrà essere molto alto, quasi quanto il vaso stesso. Questo deve essere alto non meno di 15cm e sufficientemente largo. L'acqua sarà ovviamente demineralizzata, piovana o da osmosi, mantenuta sempre al livello massimo. Gli idrovasi, in questo caso, possono risultare molto utili.

Propagazione

Da seme

È sufficiente spargere i semi sul substrato, e porlo in posizione fortemente illuminata ad una temperatura non inferiore a circa 20°C. La B.aquatica mal tollera i rinvasi ed è perciò opportuno seminarla nel vaso in cui dovrà rimanere per tutta la sua vita, oppure seminare un singolo seme per ogni vasetto, e trapiantarlo successivamente nel vaso finale con l'intero pane di torba.


Da talea : E' possibile la moltiplicazione da talea prelevando delle porzioni apicali di fusto di circa 10 cm, ponendole a radicare in un substrato composto da sfagno secco reidratato misto a perlite (30:70) oppure da perlite pura, da mantenersi sempre umido. E' importante taleizzare la pianta prima del termine della fioritura: sembra infatti che una volta conclusasi, non vi siano nei tessuti abbastanza riserve da permettere la sopravvivenza della talea fino alla radicazione. Col metodo della talea è possibile preservare le nostre Bylbis annuali, snza dover ricorrere alla semina ogni anno.

Impollinazione

La pianta non è autoimpollinante, per produrre semi ha bisogno di impollinazione manuale di fiori diversi della stessa pianta.

Voci correlate

Autore: Sonia80pi e Mr_p_c_

foto by cpphotofinder, le foto sono a puro scopo didattico.