Differenze tra le versioni di "Darlingtonia californica"

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== Descrizione / Anatomia della Darlingtonia ==
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La [[Coltivazione_Darlingtonia_californica|Darlingtonia californica]] (detta anche "pianta cobra" per la sua somiglianza ad un serpente) è originaria del Nord America, alcuni esemplari sono presenti anche in Canada).<br/>
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La [[Coltivazione_Darlingtonia_californica|Darlingtonia californica]] , detta anche "pianta cobra" per la sua somiglianza ad un serpente, è originaria del Nord America. Alcuni esemplari sono presenti anche in Canada.<br/>
 
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Gli ascidi si sviluppano in altezza ruotando su sé stessi di 180° nel corso della crescita e differiscono da quelli delle [[Sarracenia]] per l'apertura.
La sua caratteristica principale è l'apertura dell'ascidio.
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La specie presenta la parte superiore dell'ascidio curvata a "gomito" in direzione del suolo: questa caratteristica le assegna il nome di "Pianta cobra" o "Cobra lily". Nella parte inferiore della "testa" troviamo il peristoma, dal quale si sviluppano i baffi, sede di produzione del nettare.<br/>
 
 
La Darlingtonia fà parte della famiglia delle Sarraceniacee, infatti troviamo in essa similitudini con [[Sarracenia_psittacina|Sarracenia psittacina]], l'ascidio si sviluppa in altezza ruotando su se stesso di 180° nel corso della crescita e differisce da [[Sarracenia]] per l'apertura dello stesso:
 
 
 
Darlingtonia presenta la parte superiore dell'ascidio con un rigonfiamento curvato a "gomito" in direzione del suolo (questa caratteristica le assegna il nome di "Pianta cobra" o "Cobra lily", nella parte inferiore della "testa" troviamo il peristoma, dal quale si sviluppano i "baffi" (detti "lingua" del serpente), sede di produzione di nettare.<br/>
 
  
 
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I suddetti "baffi" hanno la funzione di attrarre con la loro colorazione e produzione di nettare gli insetti, guidandoli verso il peristoma, una volta raggiunto l'insetto vede nelle fenestrature, poste nella parte superiore della "testa" (chiazze semitrasparenti prive di clorofilla e antociani) una via di fuga, alzandosi in volo il malcapitato le urta venendo proiettato verso il fondo dell'ascidio.<br/>
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I suddetti baffi hanno la funzione di attrarre gli insetti, grazie alla colorazione e al nettare prodotto. Questi, guidati verso il peristoma, raggiungono l'interno della testa dell'ascidio. A questo punto entrano in gioco le fenestrature presenti in questa zona della trappola, che hanno la funzione di simulare delle false vie di uscita, verso le quali il malcapitato insetto cercherà la fuga, ritrovandosi invece proiettato verso il fondo dell'ascidio e conseguentemente digerito tramite fosfatasi.<br/>
  
 
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== Distribuzione e Habitat ==
 
== Distribuzione e Habitat ==
  
Zone montuose/collinari a clima temperato tra California e Oregon, cresce prevalentemente su altipiani, prati umidi e vicino ai ruscelli, alcune colonie crescono in pieno sole, altre in mezz'ombra.
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La specie è pressente nelle zone montuose e collinari a clima temperato tra California e Oregon. Cresce prevalentemente su altopiani, prati umidi e in prossimità di corsi d'acqua. Alcune colonie crescono in pieno sole, altre in mezz'ombra.
 
 
== Tipo di trappola ==
 
  
Ad [[ascidio]]
 
  
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==Fiore==
  
Il fiore, rivolto verso il suolo, si sviluppa su un lungo stelo ed è formato da cinque sepali lanceolati di colore verde chiaro e cinque petali lanceolati di colore rosso più o meno scuro, i petali presentano inoltre leggere venature traslucide, all'interno troviamo l'ovario di forma "conica", con stami e stigma.
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Il fiore, rivolto verso il suolo, si sviluppa su un lungo stelo ed è formato da cinque sepali e cinque. I primi verde chairo, mentre i secondi rosso più o meno scuro. I petali presentano inoltre leggere venature traslucide. All'interno troviamo l'ovario di forma "conica", con stami e stigma.
  
 
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== Coltivazione ==
 
== Coltivazione ==
  
La coltivazione è di media difficoltà.
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In coltivazione risulta vantaggioso comporre il vaso con due diversi substrati; il primo, quello inferiore, dovrà essere costituito dal solito mix di torba e perlite, mentre il secondo, circa 1/3 del totale, è bene che sia composto da sfagno vegetante, all'interno del quale troverà collocazione il rizoma della nostra Darlingtonia. Tale accorgimento proteggerà le radici dall'eccessivo calore estivo, mal tollerato da questa Specie.
  
Il substrato deve essere formato da due strati diversi, partendo dal fondo del vaso per 2/3 della sua altezza metteremo torba e perlite miscelati al 50%, nel restante 1/3 metteremo sfagno vivo, il rizoma dovrà alloggiare nello sfagno vivo, quest'ultimo aiuterà a mantenere anche nei mesi più caldi il composto fresco, dato che Darlingtonia mal tollera temperature elevate.
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Il vaso dovrà essere scelto in materiale refrattario al calore e traspirante, di profondità media ma molto ampio. Sono da preferire vasi in terracotta che aiutano a mantenere fresco il substrato.
  
Il vaso dovrà essere scelto in materiale refrattario al calore e traspirante, di profondità media ma molto ampi, sono da preferire vasi in coccio bianco, questi aiuterà il substrato a rimanere fresco.
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L'acqua dovrà essere somministrata giornalmente dall'alto, demineralizzata o da osmosi, preferibilmente fredda ma non gelida, simulando le condizioni in natura dove la pianta riceve acqua fresca dai ruscelli di montagna.
  
L'acqua dovrà essere somministrata giornalmente dall'alto, demineralizzata o da osmosi, preferibilmente fresca (non gelida), simulando le condizioni in natura, dove riceve acqua fresca da ruscelli di montagna.
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In inverno lasciare la pianta all'esterno in una serra fredda, mantenendo il substrato umido ma non fradicio.
  
In inverno lasciare la pianta all'esterno in una serra fredda, mantenendo il substrato umido ma non fradicio.
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La coltivazione è considerata di media difficoltà.
  
 
== Riproduzione ==
 
== Riproduzione ==
  
Esistono due metodi principali per poter generare nuove piante di Darlingtonia e sono:
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*1- Da seme: il procedimenti per la semina è il medesimo delle [[Sarracenia]].
 
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Le piante riprodotte da seme impiegano diversi anni per raggiungere la maturità.
*1- Da seme: il metodo di semina è simile a quello delle [[Sarracenia]], alle quali la Darlingtonia è affine.
 
Da seme impiega diversi anni prima di raggiungere maturità.
 
  
*2- Da stolone: La pianta si riproduce formando stoloni, apparati sotterranei che dipartono dalla pianta madre che danno vita a nuove piante, tagliando lo stolone (quando questi ha proprie radici) si ottiene una nuova pianta autonoma.
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*2- Da stolone: La pianta si riproduce formando stoloni, apparati sotterranei che si dipartono dalla pianta madre dando vita a nuove piante. Una volta che la pianta ha generato radici autonome è possibile recidere lo stolone ottenendo così una pianta indipendente.
  
 
== Voci correlate ==
 
== Voci correlate ==
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*[[Rinvaso di una Darlingtonia]]
 
*[[Rinvaso di una Darlingtonia]]
 
*[[Stratificazione a freddo]]
 
*[[Stratificazione a freddo]]
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*[[Riposo vegetativo]]
  
  
  
 
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autore: Lara / sonia-80-pi / Claudio
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fonte img: Utenti CPItalia / http://www.botany.org/carnivorous_plants/darlingtonia.php
 
fonte img: Utenti CPItalia / http://www.botany.org/carnivorous_plants/darlingtonia.php

Versione attuale delle 03:11, 14 mag 2012

Darlingtonia californica
Darlingtonia californica (Nicolillo1)
Nome scientifico: Darlingtonia californica
Nome comune: Pianta cobra / Cobra lily
Famiglia: Sarraceniacee
Distribuzione: Tra la California e Oregon (USA)
Habitat: Zone montuose/collinari
Tipo di trappola: Ad ascido



Descrizione

La Darlingtonia californica , detta anche "pianta cobra" per la sua somiglianza ad un serpente, è originaria del Nord America. Alcuni esemplari sono presenti anche in Canada.
Gli ascidi si sviluppano in altezza ruotando su sé stessi di 180° nel corso della crescita e differiscono da quelli delle Sarracenia per l'apertura. La specie presenta la parte superiore dell'ascidio curvata a "gomito" in direzione del suolo: questa caratteristica le assegna il nome di "Pianta cobra" o "Cobra lily". Nella parte inferiore della "testa" troviamo il peristoma, dal quale si sviluppano i baffi, sede di produzione del nettare.

Particolare dei baffi

I suddetti baffi hanno la funzione di attrarre gli insetti, grazie alla colorazione e al nettare prodotto. Questi, guidati verso il peristoma, raggiungono l'interno della testa dell'ascidio. A questo punto entrano in gioco le fenestrature presenti in questa zona della trappola, che hanno la funzione di simulare delle false vie di uscita, verso le quali il malcapitato insetto cercherà la fuga, ritrovandosi invece proiettato verso il fondo dell'ascidio e conseguentemente digerito tramite fosfatasi.

Particolare ingresso ascidio e fenestrature

Gli insetti non hanno la percezione del "trasparente", questa cosa la riscontriamo guardando le mosche che si ostinano a sbattere contro il vetro di una finestra nonostante l'anta accanto sia aperta.

Darlingtonia Califorica
Darlingtonia Califorica, pianta esposta al meeting AIPC 2010, foto di Lara Demetri

Distribuzione e Habitat

La specie è pressente nelle zone montuose e collinari a clima temperato tra California e Oregon. Cresce prevalentemente su altopiani, prati umidi e in prossimità di corsi d'acqua. Alcune colonie crescono in pieno sole, altre in mezz'ombra.


Fiore

Il fiore, rivolto verso il suolo, si sviluppa su un lungo stelo ed è formato da cinque sepali e cinque. I primi verde chairo, mentre i secondi rosso più o meno scuro. I petali presentano inoltre leggere venature traslucide. All'interno troviamo l'ovario di forma "conica", con stami e stigma.

Coltivazione

In coltivazione risulta vantaggioso comporre il vaso con due diversi substrati; il primo, quello inferiore, dovrà essere costituito dal solito mix di torba e perlite, mentre il secondo, circa 1/3 del totale, è bene che sia composto da sfagno vegetante, all'interno del quale troverà collocazione il rizoma della nostra Darlingtonia. Tale accorgimento proteggerà le radici dall'eccessivo calore estivo, mal tollerato da questa Specie.

Il vaso dovrà essere scelto in materiale refrattario al calore e traspirante, di profondità media ma molto ampio. Sono da preferire vasi in terracotta che aiutano a mantenere fresco il substrato.

L'acqua dovrà essere somministrata giornalmente dall'alto, demineralizzata o da osmosi, preferibilmente fredda ma non gelida, simulando le condizioni in natura dove la pianta riceve acqua fresca dai ruscelli di montagna.

In inverno lasciare la pianta all'esterno in una serra fredda, mantenendo il substrato umido ma non fradicio.

La coltivazione è considerata di media difficoltà.

Riproduzione

  • 1- Da seme: il procedimenti per la semina è il medesimo delle Sarracenia.

Le piante riprodotte da seme impiegano diversi anni per raggiungere la maturità.

  • 2- Da stolone: La pianta si riproduce formando stoloni, apparati sotterranei che si dipartono dalla pianta madre dando vita a nuove piante. Una volta che la pianta ha generato radici autonome è possibile recidere lo stolone ottenendo così una pianta indipendente.

Voci correlate


autore: Lara / sonia-80-pi / Claudio

fonte img: Utenti CPItalia / http://www.botany.org/carnivorous_plants/darlingtonia.php