Sfagnera con riserva idrica

Da Wikiplants.

Costruire una sfagnera con riserva idrica

Introduzione

La classica sfagnera realizzata per le nostre piante è un "isola galleggiante". In questo modo lo sfagno ha sempre a disposizione acqua e può svilupparsi senza problemi.
La sfagnera con riserva idrica ci darà risultati analoghi ma in questo caso la riserva d'acqua sarà costituita da una bottiglia capovolta.
Il sistema è simile a quello usato per avere una riserva idrica per sottovaso. Quando la bottiglia è vuota (o quasi) basta toglierla dalla sfagnera, riempirla e inserirla nuovamente.

Una sfagnera "con bottiglia" appena preparata.



Materiali necessari

I materiali utilizzati sono molto semplici:

  • Un sottovaso (o altro contenitore) alto pochi cm.
  • Una bottiglia di plastica.
  • Un sostegno per la bottiglia (può essere ricavato da un'altra bottiglia, un vecchio vaso... qualsiasi cosa vi vega in mente.)
  • Torba e perlite.
  • Sfagno


I nostri materiali

Realizzazione della sfagnera

Step 1 - Ricavare il sostegno -

L'importante è ottenere un sostegno che tenga sollevata la parte finale del collo della bottiglia rispetto al fondo ma al di sotto del bordo del sottovaso. Il livello dell'acqua rimarrà fisso dove termina la bottiglia.
Se volete usare un vaso in plastica ritagliate sul fondo un buco in cui si inserisca parte della bottiglia. Inoltre ricavate delle piccole finestrelle nella parte superiore del vaso (che diventerà la parte inferiore del sostegno) queste serviranno a facilitare il passaggio dell'acqua.


3 sostegno.JPG



Step 2 - Controllare l'altezza dell'acqua -

Se il livello è al di sopra del bordo del sottovaso l'acqua uscirà dal sottovaso, se è troppo basso lo sfagno potrebbe soffrire. Il metodo è semplice: prendiamo il sottovaso con una piccola quantità di acqua e appoggiamo il supporto. A questo punto ribaltiamo rapidamente la bottiglia piena d'acqua (mirando al supporto) e osserviamo cosa succede:

  • Se non entrano bolle d'aria nella bottiglia il livello dell'acqua nel sottovaso è uguale o inferiore a quello utilizzato in partenza. Per scoprire il livello reale è necessario togliere parte dell'acqua.
  • Se entra aria e esce acqua aspettiamo fino a quando il livello dell'acqua non rimane fisso. Quello che vediamo nel sottovaso è il livello idrico che otterremo a sfagnera completa.
  • Se entra aria fino a che si esaurisce l'acqua nella bottiglia riempiamo nuovamente la bottiglia e reinseriamola nel supporto.
  • Infine se il livello dell'acqua sale a tal punto da uscire dal sottovaso significa che il supporto tiene la bottiglia troppo in alto e deve essere quindi modificato allargando il buco o riducendo l'altezza del supporto.

Per controllare il livello dell'acqua non è necessario utilizzare acqua "buona". <<<foto 4 livello e 5 ingresso aria>>>

4 livello.JPG

Step 3

Dopo aver tolto l'acqua dal sottovaso posizioniamo il supporto in quella che sarà la sua posizione finale (qualsiasi punto va bene, scegliete in base alle vostre esigenze) e aggiungiamo nel sottovaso un primo strato di torba mista a perlite (la solita miscela 50:50 va benissimo) la parte circondata dal supporto rimane invece vuota. Sopra al mix torba-perlite aggiungiamo uno strato di torba (sia la torba che la miscela torba-perlite devono essere ben idratate, come se dovessimo utilizzarle per un normale rinvaso.) La sfagnera è quasi pronta.


Strato inferiore
Strato superficiale


Step4

Non rimane che posizionare la sfagnera nella sua postazione definitiva e aggiungere lo sfagno. Inseriamo la bottiglia piena d'acqua e la sfagnera è pronta.


messa a dimora dello sfagno



Osservazioni

Prima di costruire la sfagnera pensate alle condizioni in cui si troverà in modo da scegliere i componenti più adatti. Ad esempio:

  • Se la sfagnera viene posizionata in una zona esposta al vento una bottiglietta da mezzo litro potrebbe esaurirsi rapidamente, ancora più in fretta se la sfagnera è molto larga. In questo caso la soluzione più semplice è utilizzare una bottiglia più grossa.
  • Se le pareti del sottovaso o contenitore sono molto al di sopra del livello del substrato la sfagnera dovrà essere posizionata al riparo dalla pioggia: per lo sfagno un eventuale allagamento non dovrebbe costituire un problema ma potrebbe esserlo per una talea o pianta inserita nella sfagnera.
  • Infine la nuova sfagnera va protetta dai merli altrimenti dopo essere stata individuata diventerà vittima di numerosi attacchi con conseguente spargimento di torba, perlite e sfagno nella zona circostante. Due soluzioni possibili sono costruire una struttura protettiva o inserirla in una serra.


Ecco i tipici danni dovuti ad attacco da parte di merli

Voci correlate



  • Autore: Carlo "CarloC" Ciarrocchi
  • Fonte img: Carlo "CarloC" Ciarrocchi