Lampade fluorescenti

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Le lampade fluorescenti

Si tratta di lampade a scarica (emissione di radiazione elettromagnetica da parte di un plasma di gas ionizzato per mezzo di una scarica elettrica), che producono luce indiretta, prodotta da un materiale fluorescente grazie alla ionizzazione del gas contenuto in essa. Erroneamente chiamate lampade o tubi al neon, queste lampade raramente contengono il gas neon, spesso invece, esse contengono vapori di mercurio, argon, xeno o kripton. La lampada è costituita da un tubo di vetro sotto vuoto (non spinto), nel quale viene introdotto a bassa pressione un gas nobile ( argon, xeno, neon, o kripton) e una piccolissima quantità di mercurio liquido, che in parte evapora miscelandosi al gas nobile. La parte interna del tubo è costituita di materiale fluorescente, con aspetto simile ad una polvere bianca. Ai due estremi interni del tubo sono presenti i due elettrodi (catodi).

Caratteristiche e tipi di lampade

Queste lampade, sono costituite da un tubo di vetro, lineare, circolare o sagomato:

  • Lampade compatte CFL (Compact Fluorescent Lamp)

Il tubo è sagomato in maniera tale da avere il minimo ingombro, generalmente è ripiegato su se stesso una o più volte, sono dotate di molti attacchi, il loro funzionamento è identico alle lampade fluorescenti lineari. Le gradazione di colore coprono una discreta gamma di tonalità, di seguito un elenco delle tonalità più comuni e i tipi di attacchi in commercio:

  • 2700k
  • 3000k
  • 4000k
  • 5400
  • 6400k
  • 6500k
  • 10000k
  • Lampade fluorescenti compatte CFL (Compact Fluorescent Lamp) a risparmio energetico.

Il tubo è sagomato in maniera tale da avere poco ingombro (spirale longitudinale, spirale trasversale, ricoperte o meno da una sfera o simil-oliva, alcune dotate di riflettore), integrano un trasformatore elettronico o ballast, con attacchi universali, come i più comuni E14 o E27 oppure i meno diffusi B22 e GU10. Le gradazione di colore non sono così ampie come per le lampade lineari ma comunque coprono una discreta gamma di tonalità, di seguito un elenco delle tonalità più comuni :

  • 2500k -
  • 2700k
  • 3000k
  • 4000k
  • 6400k
  • 6500k


Interno-cfl (2).jpg


  • Lampade fluorescenti Lineari

Sono di forma cilindrica lineare, costruite in diverse lunghezze e diametri con diversi tipi di attacchi. A differenza delle CFL con ballast, necessitano del classico circuito reattore/starter, ultimamente si trovano plafoniere T8/T5 con ballast integrato in alternativa è possibile ricavare un ballast artigianale.

Di seguito i schemi di collegamento classici reattore/starter:

Schema-collegamento-lineari (2).jpg
  • Misure e potenza delle lampade fluorescenti lineare per uso civile:
  • T8
Mis e pot T8.jpg
  • T5
**High output - *Lampade ad alta efficienza
  • T4
PotenzaT4.jpg
  • Lampade fluorescenti per piante e terrari

Anche questo tipo di lampade adottano la stessa tecnologia delle precedenti, l'unica differenza sono le particolari tonalità appositamente studiate per la cultura delle piante in cattività. Le più diffuse in commercio sono le T5 e le T8. Le potenze che possiamo trovare partono dagli 8W fino ad arrivare ai 58W. Esistono anche delle CFL specifiche per la florovivaistica generale.

Vediamo alcuni tipi :

* Le lampade FLUORA® con tonalità di luce 77 hanno una distribuzione spettrale con emissione accentuata nelle bande del blu e del rosso.

Si rimanda alle case produttrici per la consultazione dei grafici e dettagli.

  • Lampade fluorescenti circolari

Le lampade fluorescenti circolari (comunemente chiamate circoline), prendono il loro nome dalla forma a cerchio, sono progettate per distribuire la luce in modalità simmetrica, il loro funzionamento è uguale alle lampade fluorescenti di tipo lineare, esistono in commercio anche modelli con ballast integrato. Ci sono anche modelli non circolari, come la variante quadra oppure a serpentina. Le gradazione di colore non coprono tutte le tonalità come per le lampade lineari. Segue un elenco delle tonalità più comuni :

  • 2700k
  • 3000k
  • 4000k
  • 4100k
  • 4200k
  • 6200k
  • 6500k

In alto le tipologie di attacchi.

La produzione della luce

Quando si alimenta la lampada , gli elettroni in movimento tra i due elettrodi eccitano gli atomi di mercurio contenuti nel gas, i quali emettono fotoni con lunghezza d'onda ultravioletta. Il materiale fluorescente di cui è ricoperto internamente il tubo, viene letteralmente investito dai fotoni ultravioletti, e per le sue proprietà fluorescenti emette luce visibile. Il tipo di composizione del materiale fluorescente permette di produrre tonalità di luce più "calde" o più "fredde", la tonalità è misurata in Gradi Kelvin (k), una gradazione minore indica una luce più calda e vice versa, in alcuni casi combinando diversi materiali si ottengono luci per impieghi speciali (UV - IR ecc..).

Schema-fl.png

Tipi di materiali fluorescenti piu comuni

  • polveri ad alofosfati = lampade fluorescenti standard.
  • polveri al trifosforo, composte da tre alofosfati = lampade fluorescenti trifosforo,
  • polveri al pentafosforo, composte principalmente da un mix di terre raree da alofosfati = lampade fluorescenti pentafosforo.

Codici identificativi delle lampade

I codici riportati sulle lampade sono di 3 numeri, il primo numero indica il tipo di materiale fluorescente e da indicazioni sull'indice Ra, gli altri 2 indicano la tonalità-temperatura della luce espressa in gradi Kelvin (K).

  • 6 = alofosfati - indice Ra tra 60 e 70
  • 7 = alofosfati extra, trattata per una migliore resa cromatica - indice Ra tra 70 e 80
  • 8 = trifosforo - indice Ra tra 80 e 90
  • 9 = pentafosforo - indice Ra superiore a 90

I due numeri che seguono invece, identificano la tonalità/temperatura della luce (colore), espressa in gradi Kelvin(K) da moltiplicare per 100 (30x00 = 3000).

  • 630 = alofosfati, luce gialla-calda 3000K
  • 740 = alofosfati extra, luce-bianca/neutra-fredda 4000K
  • 865 = trifosforo, luce bianca-diurna-fredda, 6500K
  • 910 = pentafosforo, luce bianco/violacea-superdiurna-freddissima 10000K


Mini guida alla scelta delle lampade fluorescenti per PC

Per scegliere una lampada fluorescente dobbiamo partire dal suo utilizzo, per fare ciò dobbiamo conoscere e conseguentemente valutare tutte le caratteristiche fisiche, elettriche e luminose della lampada.

  • Le caratteristiche fisiche:

Sono la forma e le dimensioni delle lampade , come abbiamo visto in questo articolo esiste un vasto assortimento che copre pressoché qualsiasi utilizzo.

  • Le caratteristiche elettriche:

La principale ed unica unità di misura elettrica di una lampada è espressa in Watt il cui simbolo è "W". Il Watt determina la potenza assorbita dalla lampada, si tratta di un unità di misura utilizzata in tutto il mondo. Più il valore in Watt è alto e più la lampada assorbe corrente e conseguentemente consuma più energia. Il Watt non è direttamente proporzionale alla potenza di illuminazione e quindi non è detto che una lampada con più watt sia più efficiente in luminosità rispetto ad una di minore potenza.

  • Le caratteristiche luminose:

Già abbiamo parlato delle tonalità di colore, e di come leggere il codice stampato sulla lampada. Esistono altri due fattori che determinano le caratteristiche luminose delle lampade fluorescenti, il lumen e l'Ra. Il lumen il cui simbolo è "lm" è l'unita di misura del flusso luminoso. Si potrebbe immaginare come la misurazione della quantità di luce su una porzione di sfera. Più il valore del lumen è elevato e più la lampada è efficiente in termini di luminosità. L'Ra ovvero l'indice di resa cromatica generale anche chiamato CRI (Color Rendering Index) indica in quale modalità una sorgente luminosa è in grado di riprodurre il colore di un oggetto da essa illuminato. Quindi, illuminando un oggetto questo oggetto può apparire con un colore più o meno fedele all'originale. Più il colore è fedele all'originale e più l'indice Ra è elevato, un colore non fedele indica un indice Ra basso.

Guida introduttiva sulla scelta delle lampade fluorescenti per piante carnivore.

Questa piccola guida vuole essere solo una base di partenza ed è stata realizzata per orientare i meno esperti nella scelta delle lampade fluorescenti per le piante carnivore. Partiamo dal un punto fermo quale la luce solare, quindi come primo presupposto la lampada che dobbiamo acquistare deve riprodurre il più fedelmente possibile lo spettro solare. Questo lo si può ottenere scegliendo una combinazione di lampade, oppure scegliendo lampade appositamente progettate. Generalmente si utilizza la prima combinazione, anche per un fattore spazio/potenza delle lampade. La luce solare in una giornata limpida è stata misurata in un range di 32000 lux a 100 000 lux con tonalità vicino ai 6500 gradi kelvin, quest'ultima viene percepita dai nostri occhi come un bianco che vira leggermente al blu, questa tonalità non deve mai mancare ed è la tonalità primaria alla quale si accoppia un altra lampada. La seconda lampada da valutare è quella che deve svolgere il "lavoro mirato" e cioè colpire le tonalità di colore che vengono assorbite dalla clorofilla (vedi tutorial illuminazione), si tratta di lampade fluorescenti costruite appositamente per la crescita delle piante indoor (vedi sezione Lampade fluorescenti per piante e terrari), accoppiando una di queste lampade ad una bianca 6500K si copre pressoché tutto lo spettro necessario alle nostre piante carnivore. Fate attenzione ai lumen di queste lampade che sono molto più bassi rispetto alle lampade normali. Oltre ai gradi Kelvin, si deve considerare anche il grafico dello spettro delle tonalità, nel grafico vengono riportate le tonalità che la lampada emette, più il grafico è lineare e più le tonalità rispecchiano la luce solare. mentre un grafico che evidenzia forti picchi è da prendere in considerazione solo se tali picchi corrispondono alle tonalità assorbite dalla clorofilla. Una volta scelta la tonalità dobbiamo verificare quante lampade occorrono per una corretta illuminazione. Qui entrano in gioco i lumen che purtroppo non sono indice di calcolo ideale per stabilire una giusta illuminazione, possiamo ipotizzare che per un terrario con superficie di 60 x 40 possiamo mettere un minimo di 3 lampade da 18 watt ad un massimo di 4 lampade della stessa potenza. Purtroppo sono troppi i fattori in gioco per poter effettuare un calcolo con formula matematica e solo con la sperimentazione è possibile adattare l'illuminazione giusta per il nostro terrario. Possiamo però scegliere le lampade che a parità di potenza sono più efficienti quindi con lumen più alti. Passiamo ora alla scelta del meno noto indice Ra, anche qui la scelta ricade sulle lampade con indice Ra più elevato, anche questo parametro è importante perché un indice superiore a 90 indica una tonalità di colori molto fedeli.

  • Come esempio possiamo accoppiare le seguenti tonalità di lampade:
Accoppiamenti lampade.jpg

mentre la doppietta da me preferita:

* Le lampade FLUORA® con tonalità di luce 77 hanno una distribuzione spettrale con emissione accentuata nelle bande del blu e del rosso.Perfette, quindi, per favorire la crescita delle piante.
  • ed ancora:
Accopp. lampade 3.jpg

Come vedete le combinazioni sono molteplici, ricordatevi solo che le nostre piante carnivore hanno bisogno di un apporto di luce artificiale variabile tra le 12 e le 16 ore.

Codice compatte.JPG Cod.neon2.JPG Cod.neon3.JPG

Smaltimento

Le lampade fluorescenti contengono mercurio estremamente inquinante, e componenti riciclabili. Dopo l'uso devono essere smaltite, obbligatoriamente, consegnandole al rivenditore o presso un apposito centro di riciclaggio.

Voci correlate


Autore: Gianni "Prompt" Marcantoni / Sonia-80-pi

fonte img: Sonia-80-pi / Gianni "Prompt" Marcantoni / http://www.casadellelampadine.it / http://www.lexman-light.com