Impollinazione Dionaea

Da Wikiplants.


Ogni coltivatore avrà sentito dire che il fiore della Dionea va tagliato, per i seguenti motivi:

  • E' piccolo, brutto e non ha profumi.
  • Ruba molte energie alla pianta,a tal punto che una Dionea debilitata può arrivare a morire durante la fioritura.
  • Durante tutto il periodo della fioritura, la Dionea non produce quasi per nulla trappole.
  • Una Dionea nata da seme impiegherà dai 2 ai 4 anni per diventare adulta (cioè in grado di fiorire per la prima volta).


Ma adesso analizziamo i motivi per i quali può essere vantaggioso far fiorire una "Venere pigliamosche":

  • Si fa esperienza (cosa fondamentale per diventare bravi coltivatori è la pratica, la teoria da sola non basta).
  • Da ogni singolo fiore (ed ogni scapo floreale ne porta di solito dai 4 ai 10) si otterranno circa 50 semi.
  • Ogni seme, essendo ottenuto da riproduzione sessuata, avrà un corredo cromosomico unico, e quindi ogni piantina sarà non solo diversa dalla madre (questo sempre, anche in caso di autoimpollinazione), ma anche da tutte le sue "sorelle".
  • C'è la possibilità di ottenere qualche pianta con caratteristiche molto particolari.


La fioritura è uno operazione molto dispendiosa per la Dionaea, che durante la crescita dello scapo floreale rallenterà o addirittura arresterà del tutto la crescita di nuove trappole. Quindi lasciar fiorire le nostre Dionee (meglio se due esemplari genotipicamente diversi, più avanti vedremo perchè) implica il "sacrificare", almeno in parte, la stagione vegetativa ricca di trappoloni in favore della procreazione di nuovi pargoletti carnivori :)

Vediamo ora passo passo la nostra Dionea, dalla fioritura fino all'impollinazione.


Alla ripresa vegetativa (già verso Febbraio per i fortunati che coltivano in serra, verso Aprile per chi coltiva all'esterno) avremo la formazione di numerose trappole. Verso Maggio vedremo far capolino dal centro vegetativo una sorta di "asparago": E' lo stelo floreale, che comincia la propria prepotente ascesa (che terminerà, dopo alcune settimane, una volta raggiunta un'altezza di 10-30cm). Lo stelo è qasi sempre singolo, ma a volte si osservano steli bifidi.

Stelo floreale che fa "capolino" dal punto di crescita delle Dionaea muscipula
Stelo floreale in ascesa
Stelo floreale con fiori quasi pronti all'apertura


Fiori aperti, si possono notare fiori in fase maschile e fiori in fase femminile
Una volta disteso, lo stelo comincerà ad aprire i fiori sequenzialmente durante i giorni, questo per aumentare il periodo di fioritura e quindi la possibilità di esser fecondato.


Fiore di Dionea, antere e stigma colorati al computer per metterli in evidenza
I fiori di dionea sono Monoici e monoclini (ovvero ermafroditi).

Per evitare le autoimpollinazioni (molto deleterie, perchè aumentano il rischio di manifestazioni fenotipiche aberranti, cosa non molti dissimile dal caso in cui un essere umano si accoppi con un parente stretto), la dionea ha scelto la strada della dicogamia, ovvero la maturazione in tempi diversi dei caratteri sessuali maschili e femminili (che ricordiamolo, sono presenti sullo stesso fiore).

La parte maschile (gli stami con alla sommità le antere, contenenti il polline) matura il primo giorno di fioritura, mentre la parte femminile, lo stigma, maturerà soltanto dalla fine del secondo giorno di fioritura. Ci accorgeremo di questo perchè il fiore in fase maschile avrà le antere ben ritte e rivolte verso l'alto (pronte a spennellare qualsiasi insetto si appoggi sul fiore), mentre una volta in "fase femminile", sdraierà lateralmente le antere, esponendo lo stigma (che si aprirà, mostrando una sorta di "piumino", indispensabile per captare ogni granulo di polline nei paraggi).


Fiore di Dionea in fase maschile: notare le antere ricche di polline e lo stigma non ancora recettivo
            
Fiore di Dionea in fase femminile: notare le antere allontanate dal centro e lo stigma recettivo che espone "il piumino"


Gli unici modi per ottenere semi da una dionea sono i seguenti:

  • aspettare che un insetto la impollini (non impossibile, ma improbabile).
  • Impollinare manualmente.



Raccolta polline
Scelta la seconda strada, che ci darà la certezza di ottenere semi incrociando i cloni selezionati, non dobbiamo fare alto che prelevare il polline da un fiore in fase maschile (ma anche da uno appena entrato in fase femminile, giacchè il polline degenera dopo alcuni giorni) e depositarlo sullo stigma di un fiore in fase femminile.
Deposizione polline sullo stigma recettivo
Per fare questo abbiamo diverse strade: c'è chi usa un cotton fiock imbevuto di olio, chi uno stuzzicadenti inumidito, chi avvicina due fiori e delicatamente fa combaciare le una antera ricca di polline con lo stigma recettivo e chi semplicemente struscia due fiori in fasi sessuali diverse (in questo modo però non vi è la certezza di operare un incrocio, e la possibilità di autoimpollinazione è considerevole).
I petali si arrotolano
Una volta operato con criterio, vedremo in 1 o 2 giorni i petali arrotolarsi su se stessi.


Notare i fiori in basso,neri e secchi, chiaramente non impollinati, mentre i fiori in alto sono turgidi, segno dell'impollinazione effettuata con successo e che all'interno dell'overio stanno maturando i semi
            
Fiori a qualche settimana dall'impollinazione
            


La maturazione dei semi è ultimata, ora è possibile raccoglierli. (Foto del 30 Giugno 2010)
Se la fecondazione sarà andata a buon fine, vedremo nelle settimane successive l'ovario crescere, in caso contario il fiore annerirà e seccherà.

La maturazione dei semi dura da 1 ai 3 mesi (a seconda delle condizioni in cui la pianta è coltivata).


A questo punto i semi potranno esser seminati subito (i semi di Dionea in natura sono rilasciati e germinano prima dell'inverno, non hanno quindi bisogno di stratificazione) preparando un vaso come nel tutorial di preparazione vaso per la semina

Semi di Dionaea appena raccolti e pronti alla semina
Piccoli Seedling di Dionaea appena germinati


In alternativa si può usare il metodo della germinazione in acqua dei semi di Dionaea, per poi mettere a dimora direttamente le plantule germinate


Autore: Er Biconzo

Fonte Img: Antonella "Morghana" Gorga, Er Biconzo, Egiziano