Ibrido

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Cosa significa ibrido

S. x areolata, ibrido interspecifico tra S. alata e S. leucophylla

Un ibrido è un incrocio tra due individui diversi. Esistono 4 casi di ibridi:

  • Ibridi tra specie diverse all'interno dello stesso genere, detti ibridi interspecifici (sono come ad esempio l'ibrido tra S. flava e S. purpurea, detto x catesbaei).

Questo è il caso più comune.

  • Ibridi tra diverse sottospecie all'interno dello stesso genenere e specie, detti ibridi intraspecifici (Ad esempio l'incrocio tra S. rubra subsp. rubra e S. rubra subsp. jonesii).

Questi due sono gli unici ibridi ottenibili con le piante carnivore. Esistono poi altri due tipi di ibridi, rarissimi in natura, citati giusto per completezza:

  • Ibridi tra generi diversi, detti ibridi intergenerici (come accade nel frumento o in alcune orchidee).

Ibridi quasi sempre sterili.

  • Ibridi tra famiglie diverse, detti ibridi interfamiliari. Molto rari i casi in natura, come ad esempio l'ibrido tra faraona e pavone.

Questi tipi di ibridi sono sempre sterili, oltre che rarissimi.


Ci occuperemo adesso del tipo di ibrido più diffuso e facilmente ottenibile in coltivazione: l'ibrido tra specie diverse dello stesso genere (interspecifico).

Ibridi interspecifici

Si tratta di ibridi ottenuti tramite l'incrocio tra specie diverse appartenenti allo stesso Genere, come ad esempio Nepenthes ventricosa x Nepenthes alata, che ci daranno Nepenthes x ventrata.
Incrociando due specie diverse avremo statisticamente (in genetica si usa il "Quadrato di Punnett" per questo calcolo):

  • 1/4 della progenie con fenotipo più simile alla pianta "padre"
  • 1/4 con fenotipo più simile alla madre
  • 1/2 della progenie con caratteristiche fenotipiche intermedie tra i due genitori.

Inoltre, per ottenere un ibrido fertile (ovvero in grado di riprodursi a sua volta), è necessaria la corrispondenza del numero di cromosomi dei due genitori: discrepanze in questo numero possono dare due possibili risultati: il non sviluppo dell'individuo (la fecondazione non avviene con successo) oppure ibridi sterili (come nel caso di Equus asinus x Equus caballus, ovvero asino con cavalla, che ci daranno il mulo, sempre sterile).

  • Un raro caso di ibridi interspecifici sempre fertili si ha con le Sarracenia.

Casi Particolari

Esistono casi particolari in cui ci sarà un incrocio tra due cloni diversi dello stessa specie. In questi casi ovviamete non è molto corretto parlare di ibrido.

Vediamo due casi:

Incroci tra stessa specie ma diversa varietà

Ecco l'esempio di un caso complesso, spesso problematico per molti coltivatori:

- S. flava var cuprea x flava, ipF63 Aidan.

Ovviamente ipF63 è il codice univoco del coltivatore di origine (Aidan Selwyn).

La pianta in questione è però un incrocio tra varietà diverse, e la pianta nata dall'incrocio si definisce "mixed", che potrebbe esser liberamente tradotto in italiano come "meticcio".
La catalogheremo però tra le var. flava o tra le var. cuprea?

In questi casi particolari è il fenotipo risultante (quindi l'aspetto esteriore visibile) a determinarne la classificazione: Se avrà più caratteristiche di cuprea (come è realmente per questo clone)andremo ad inserire questa pianta tra le cuprea, in caso somigliasse invece più ad una var. flava, andrà inserita tra le var. flava.

La maggior parte dei coltivatori usa questa catalogazione per questi incroci particolari, mentre una ristretta minoranza preferisce inserirle in una categoria propria, che spesso chiamano appunto "flava mixed", ovvero "meticci di flava".

Ecco un esempio di "meticcio" tra due diverse varietà di flava (in questo caso var. rugelii e var. cuprea):

In questa S. flava var. rugelii sono chiaramente visibiili caratteri ereditati da un incrocio con S. flava var. cuprea
In questa S. flava var. rugelii sono chiaramente visibiili caratteri ereditati da un incrocio con S. flava var. cuprea

Può essere di aiuto, per maggiori chiarimenti, consultare la scheda sulla introgressione

Incroci tra stessa specie e stessa varietà

Ecco l'esempio classico:


S. flava var. flava 'Maxima' x "vigorous" clone #2

si tratta dell'incrocio tra due cloni diversi di S. flava var. flava (la 'Maxima' è un clone di flava var. flava, da non confondersi con la flava var. maxima).

Questa pianta avrà quindi l'aspetto, in tutto e per tutto, di una flava var. flava, e come tale potrà essere annoverata nella vostra growlist.

Voci correlate