Nomenclatura botanica

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La nomenclatura ha uno standard ideato da Carlo Linneo --> sistema linneano

Nomenclatura binomia

Il nome di una pianta è composto da due parti:

1. Il genere (Lettera iniziale in maiuscolo!) 2. la specie (Epiteto specifico)

Il modo corretto di scrivere è

Dionaea muscipula -->Scritto in corsivo!

Esistono delle abbreviazioni che indicano delle particolarità. Le più comuni sono:

subsp. -->(prima si usava ssp.), significa sottospecie.

var. --> varietà (si trovano nelle stesse zone geografiche)

f. --> forma

Se sono presenti queste abbreviazioni sarebbe corretto scrivere:

Sarracenia purpurea ssp. venosa var. montana--> Abbreviazioni scritte in stampatello!

Alcune piante prelevate in natura (Solo con autorizzazione!) oppure selezionate in coltivazione sono così anche dotate di note particolari, come in questo caso:

S. flava var. rubricorpora, Giant Red Tube rugelii style patch, Apalachicola N. F., FL (W), F22 Mike King

  • Giant Red Tube rugelii style patch--> descrizione delle caratteristiche della pianta.
  • Apalachicola N. F. -->Location, ovvero il posto (in questo caso il parco nazionale di Apalachicola in Florida) in cui è stato prelevato questo esemplare.
  • (W)--> significa Wild, ovvero prelevata in natura. Se presente (WS) significa Wild Seed, ovvero clone nato da semi prelevati in natura.
  • F22 Mike King --> un codice per distinguere questa pianta in particolare da tutte le altre e il nome del coltivatore che ha codificato questo esemplare.

Nomenclatura degli ibridi

Un ibrido è dato dall'incrocio di due individui diversi.
Consultare la scheda sull'ibrido per maggiori chiarimenti.
Prendiamo come esempio l'ibrido interspecifico tra S. flava e S. leucophylla.
Se prendiamo il polline della flava per impollinare la leucophylla avremo leucophylla x flava .
Se invece prendiamo il polline della leucophylla per impollinare la flava avremo flava x leucophylla. Si mette quindi sempre per primo il nome della pianta che useremo come "femmina", dalla quale raccoglieremo i semi. Il risultato in ambedue i casi sarà sempre lo stesso ibrido cioè in questo caso una Sarracenia x moorei, questo perchè molti ibridi, sia semplici che complessi, hanno ricevuto un nome specifico come quello sopra.
E' da sottolineare come ogni nome specifico (Es. x moorei) identifichi unicamente l'ibrido ottenuto tra le diverse specie, ma non un clone in particolare: non bisogna meravigliarsi quindi se troviamo ad esempio due S. x moorei completamente diverse (come nel caso della Sarracenia 'Brook's Hybrid' e della Sarracenia 'Adrian Slack', due Cultivar di S. x moorei che sono completamente diversi).

Attenzione: il "x" si pronuncia "per", quindi avremo "flava per leucophylla" e cosi via.

Ibridi di sarracenia

Ibridi semplici

S. x ahlesii = rubra x alata

S. x alava = flava x alata

S. x areolata = leucophylla x alata

S. x catesbaei = flava x purpurea

S. x chelsonii = rubra x purpurea

S. x courtii = psittacina x purpurea

S. x crispata = psittacina x flava

S. x excellens = leucophylla x minor

S. x exornata = purpurea x alata

S. x formosa = minor x psittacina

S. x gilpinii = rubra x psittacina

S. x harperi = flava x minor

S. x mitchelliana = leucophylla x purpurea

S. x miniata = alata x minor

S. x mineophila = minor x oreophila

S. x mixta = oreophila x leucophylla

S. x moorei = leucophylla x flava

S. x popei = flava x rubra

S. x psittiata = psittacina x alata

S. x pureophila = purpurea x oreophila

S. x readii (= x farnhamii) = leucophylla x rubra

S. x rehderi = minor x rubra

S. x swaniana = purpurea x minor

S. x wrigleyana = psittacina x leucophylla



Ibridi complessi

S. x comptonensis = alata x willisii

S. x diesneriana = flava x courtii

S. x exculta = purpurea x (flava x minor)

S. x georgiana = (minor x purpurea) x [purpurea x (purpurea x rubra)]

S. x illustrata = flava x catesbaei

S. x kauffmanniana = purpurea x chelsonii

S. x melanorhoda = purpurea x catesbaei

S. x sanderiana = leucophylla x readii

S. x superba = leucophylla x excellens

S. x laschkei = courtii x moorei

S. x schoenbrunnensis = courtii x exculta

S. x umlauftiana = courtii x wrigleyana

S. x vetteriana = (alata x catesbaei) x catesbaei

S. x vogeliana = courtii x catesbaei

S. x westphalii = (mitchelliana x moorei) x leucophylla

S. x willisii = courtii x melanorhoda


Ibridi di nepenthes

Nepenthes x alisaputrana = burbidgeae x rajah

Nepenthes x bauensis = gracilis x northiana

Nepenthes x cantleyi = bicalcarata x gracilis

Nepenthes x cincta = albomarginata x northiana

Nepenthes x ferruggineomarginata = albomarginata x reinwardtiana

Nepenthes x ghazallyana = gracilis x mirabilis

Nepenthes x harryana = edwarsiana x villosa

Nepenthes x hookeriana = ampullaria x rafflesiana

Nepenthes x kuchingensis = ampullaria x mirabilis

Nepenthes x merrilliata = alata x merrilliana

Nepenthes x naquiyuddinii = fusca x reinwardtiana

Nepenthes x pangulubauensis = mikei x pectinata

Nepenthes x pyriformis = inermis x talangensis

Nepenthes x trichocarpa = ampullaria x gracilis

Nepenthes x truncalata = alata x truncata

Nepenthes x trusmadiensis = lowii x macrophylla

Nepenthes x ventrata = alata x ventricosa


Ibridi di Drosera

Drosera x beleziana = intermedia x rotundifolia

Drosera x hybrida = filiformis x intermedia

Drosera x nagamotoi = [(linearis x rotundifolia) x spatulata]

Drosera x obovata = rotundifolia x anglica

Cultivar

Guarda la definizione di Cultivar


Clone

Guarda la definizione di Clone



Casi Particolari

Esistono casi particolari in cui ci sarà un incrocio tra due cloni diversi dello stessa specie. In questi casi ovviamete non è molto corretto parlare di ibrido.

Vediamo due casi:

Incroci tra stessa specie ma diversa varietà

Ecco l'esempio di un caso complesso, spesso problematico per molti coltivatori:

- S. flava var cuprea x flava, ipF63 Aidan.

Ovviamente ipF63 è il codice univoco del coltivatore di origine (Aidan Selwyn).

La pianta in questione è però un incrocio tra varietà diverse, e la pianta nata dall'incrocio si definisce "mixed", che potrebbe esser liberamente tradotto in italiano come "meticcio".
La catalogheremo però tra le var. flava o tra le var. cuprea?

In questi casi particolari è il fenotipo risultante (quindi l'aspetto esteriore visibile) a determinarne la classificazione: Se avrà più caratteristiche di cuprea (come è realmente per questo clone)andremo ad inserire questa pianta tra le cuprea, in caso somigliasse invece più ad una var. flava, andrà inserita tra le var. flava.

La maggior parte dei coltivatori usa questa catalogazione per questi incroci particolari, mentre una ristretta minoranza preferisce inserirle in una categoria propria, che spesso chiamano appunto "flava mixed", ovvero "meticci di flava".

Ecco un esempio di "meticcio" tra due diverse varietà di flava (in questo caso var. rugelii e var. cuprea):

In questa S. flava var. rugelii sono chiaramente visibiili caratteri ereditati da un incrocio con S. flava var. cuprea
In questa S. flava var. rugelii sono chiaramente visibiili caratteri ereditati da un incrocio con S. flava var. cuprea

Può essere di aiuto, per maggiori chiarimenti, consultare la scheda sulla introgressione



Incroci tra stessa specie e stessa varietà

Ecco l'esempio classico:


S. flava var. flava 'Maxima' x "vigorous" clone #2

si tratta dell'incrocio tra due cloni diversi di S. flava var. flava (la 'Maxima' è un clone di flava var. flava, da non confondersi con la flava var. maxima).

Questa pianta avrà quindi l'aspetto, in tutto e per tutto, di una flava var. flava, e come tale potrà essere annoverata nella vostra growlist.

Voci correlate