Lampade al sodio e ioduri metallici

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SCHEDA IN MANUTENZIONE ! Principio generale di funzionamento SCHEDA IN MANUTENZIONE !

La lampada è costituita da un tubo di varie dimensioni e conformazioni, generalmente di vetro o di quarzo, al cui interno è presente una miscela di gas rarefatti. Alle estremità del tubo sono presenti due elettrodi, l'anodo (positivo) ed il catodo (negativo), che corrispondono ai due poli di alimentazione. In una massa di gas rarefatto sono sempre presenti elettroni liberi e ioni positivi. Quando si applica tra i due elettrodi una adeguata differenza di potenziale elettrico, gli ioni positivi migrano verso il catodo e gli elettroni verso l'anodo (cariche elettriche di segno opposto si attraggono, mentre cariche di segno uguale si respingono).

Principio di funzionamento


Durante l'alimentazione dei due poli si possono verificare all'interno del tubo di scarica una serie di urti tra particelle in movimento (ioni ed elettroni) e gli atomi del gas secondo le seguenti modalità:

  • A bassa velocità urto elastico con deviazione della

particella d'urto che cede parte della sua energia cinetica all'atomo di gas che si riscalda.

  • Ad alta velocità l'urto delle particelle provoca l'eccitazione degli atomi di

gas, conseguentemente la migrazione d'orbita di uno degli elettroni esterni da un livello energetico basso passa ad un livello energetico più elevato. Dopo un tempo molto breve di 8-10 secondi l'atomo ritorna nella sua configurazione stabile, emettendo energia sotto forma di fotone. Se i gas presenti nel tubo di scarica sono vapori di mercurio o di sodio, una parte della radiazione è emessa in corrispondenza di particolari lunghezze d'onda comprese nel campo del visibile.

  • Ad altissima velocità: la velocità delle particelle d'urto è così

elevata da strappare un elettrone dal sistema atomico, si originano così uno ione positivo ed un elettrone libero che, urtandosi a loro volta con altri atomi del gas, mantengono attivo il processo.

La luce emessa da una lampada a scarica di gas dipende sia dal tipo di vapore utilizzato, sia dalla pressione dello stesso all'interno del tubo di scarica.

Scarica di gas a bassa pressione dell'ordine di alcuni Pa (il PA è l'unità di misura della pressione è espresso in pascal):

  • temperatura del gas all'interno del tubo di scarica relativamente bassa;
  • radiazione luminosa quasi interamente nel campo del visibile e dell'ultravioletto con emissione nell'infrarosso molto bassa, efficienza luminosa molto elevata.
  • diagramma spettrale a picchi con bassa quantità di fotoni al di fuori dei picchi spettrali, luce ristretta in poche lunghezze d'onda, resa cromatica molto bassa.

Spettro luminoso di una lampada a vapori di sodio a bassa pressione.


Spettro LPS

Scarica in gas ad alta pressione (104 ¸ 107 Pa):

- l'intensità e la frequenza degli urti nel tubo di scarica aumentano:

  • la temperatura del gas nel tubo di scarica è più elevata rispetto alle lampade a bassa pressione;
  • maggiore emissione di fotoni nel campo degli infrarossi minore efficienza luminosa;
  • diagramma spettrale a bande che può divenire quasi continuo ad altissime pressioni

- miglioramento della resa cromatica;

  • maggiore flusso luminoso emesso per unità di lunghezza del tubo di scarica

- possono assumere forme compatte.

Spettro luminoso di una lampada a vapori di sodio ad alta pressione.
Spettro HPS

Come funzionano:

Dal punto di vista elettrico i maggiori problemi delle lampade a scarica di gas consistono nell'innesco della scarica (accensione) e nella stabilizzazione del flusso di elettroni. Per facilitare l'accensione viene inserito nel tubo di scarica insieme ai gas metallici un gas di riempimento, il gas d'innesco(xenon, neon, argon, elio, cripton), ha la proprietà di ionizzarsi facilmente.

Le fasi seguenti descrivono l' accensione di una lampada a scarica di gas:

  • Quando la lampada è fredda il gas d'innesco è generalmente poco ionizzato (sono presenti pochi elettroni liberi e ioni positivi all'interno del tubo)e la pressione all'interno del tubo è bassa, quindi la probabilità che si verifichino degli urti è molto bassa, per innescare la scarica è necessario applicare ai due poli una tensione superiore a quella di rete (220 volt).


  • Dopo l'innesco iniziale, nel gas raro la temperatura e la pressione all'interno del tubo tendono a salire fino a causare la scarica anche nel vapore metallico.
  • A lampada innescata (calda) la scarica tenderebbe a crescere senza limiti a causa del moltiplicarsi delle collisioni, innalzando ulteriormente i valori della temperatura e della pressione fino al danneggiamento irreparabile della lampada.

Per questo motivo è necessario inserire nel circuito di alimentazione della lampada un dispositivo elettronico (reattore) che si occupa di limitare e stabilizzare la scarica.

N.B.

  • 1 L'accensione delle lampade a scarica di gas non è immediata.
  • 2 I dispositivi elettronici ausiliari (starter, reattore)assorbono potenza elettrica, quindi nel complesso, le lampade a scarica di gas sono caratterizzate, da una potenza assorbita superiore alla potenza nominale.

Lampade al sodio a bassa pressione (LPS) o (SOX)

Le lampade a vapori di sodio a bassa pressione emettono una luce di scarsa qualità, si presentano come dei bulbi di vetro, di forma tubolare, all'interno dell'involucro esterno è presente il tubo di scarica ripiegato ad U.

Lampada LPS o SOX

Inizialmente la scarica viene innescata in un gas ausiliario (neon o argon). Quando la temperatura raggiunge 200°C, il sodio evapora e la carica passa dal gas di innesco al vapore di sodio il quale emette la luce a noi visibile. La superficie interna del bulbo esterno è rivestita di uno strato di ossido di indio che lascia passare il 91% delle radiazioni luminose e riflette verso il tubo interno il 90% delle radiazioni infrarosse.

Queste lampade sono le più efficienti della loro categoria, in termini di efficienza arrivano fino a 200 lumen/watt ed emettono una luce monocromatica in corrispondenza dell'intervallo delle lunghezze d'onda di 589-589.6 nm , tonalità molto calda, tendente al giallo. Per la loro bassissima resa cromatica, sono utilizzate soltanto nei contesti in cui il risparmio energetico è di rigore e dove la qualità nella percezione dei colori non è fondamentale. Vengono installate sopratutto per illuminazione stradale, parcheggi, gallerie, depositi, magazzini ecc. Per funzionare devono essere dotate di un sistema di alimentazione, che può essere di diversi tipi, tra le ultime tecnologie troviamo gli alimentatori elettronici ad alta frequenza che offrono un ulteriore risparmio energetico (fino al 30%) rispetto all’utilizzo di reattori tradizionali.

Tipologie e attacchi:

Tipologie e attacchi LPS o SOX


Caratteristiche tecniche:

  • Efficienza luminosa: 125-200 lumen/watt
  • Indice di resa cromatica: 0
  • Vita media: 10.000-12.000 ore
  • Temperatura di colore: 1.800 K
  • Potenze: da 18 W a 180 W
  • Tipi di attacchi: BAY22D

Sodio a bassa pressione (LPS)

La scarica elettrica prodotta dagli elettrodi ionizza i gas (Ar+Ne) causando il rapido riscaldamento della lampada fino al punto di fusione del sodio, il quale vaporizza e viene a sua volta ionizzato dalla scarica, l'emissione monocromatica del sodio è gialla. Richiede un tempo di circa 6 minuti per arrivare al picco di emissione luminosa e non necessita di raffreddamento in caso di black-out, nel periodo di riscaldamento produce luce rosata, tipica del neon che è all'interno. Queste lampade necessitano di accenzione (a freddo) sa parte di un ballast o reattori elettromagnetici.

Sodio ad alta pressione (HPS)

Grazie alla alta pressione dei gas i vapori di sodio aumentano lo spettro di emissione, la luce prodotta è tendente al giallo (2500K circa) con una potente efficenza luminosa (115 lumen/W). La vita media della lampada è di circa 16000 ore, se dotata di alimentatore non necessita di ciclo di raffreddamento in caso di black-out, a fine vita queste lampade si destabilizzano, accendendosi e spegnendosi continuamente. Queste lampade necessitano di accenzione (a freddo) di ballast o reattori elettromagnetici.

Ioduri metallici (HM)

Trattasi di lampade ai vapori di mercurio (fluorescenti) o di sodio ad alta pressione, con aggiunta di ioduri metallici (iodio, tallio, indio, disprosio, olmio, cesio, tulio) che ne aumenta la resa cromatica (luce bianca) 5600K, necessitano di circa 5/10 minuti per raqggiungere il picco massimo di emissione e fino a 5 minuti per il raffreddamento in caso di black-out, la vita media è di circa 12000 ore, con una efficenza luminosa di circa 90 Lumen/Watt. Queste lampade necessitano di accenzione (a freddo) di ballast o reattori elettromagnetici. A fine vita, se utilizzate 24h su 24h, queste lampade rischiano l'esplosione.

Voci correlate

autore: Sonia Ibelli (Sonia-80-pi)

fonte img: http://auralight.it / http://www.ecat.lighting.philips.com / http://it.rs-online.com / http://www.hemporium.it