Differenze tra le versioni di "Lampade al sodio e ioduri metallici"

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(Ioduri metallici (HM))
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== Voci correlate ==
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autore: Sonia Ibelli (Sonia-80-pi)
 
autore: Sonia Ibelli (Sonia-80-pi)

Versione delle 17:53, 30 mar 2011

Lampade ai vapori di sodio e ioduri metallici

Queste lampade sono sagomate generalmente ad ampolla (alta pressione), tubo lineare o tubo curvato ad "U" (bassa pressione), possono essere in vetro e/o quarzo (il quarzo sopporta temperature maggiori). All'interno viene introdotto gas e due elettrodi, atti a produrre una scarica elettrica che ne provoca l'accensione, (elettrodi supplementari possono essere presenti per un migliore innesco). L'ampolla/tubo può essere contenuta/o all'interno di un ulteriore involucro in vetro, che ha tre funzioni:

  • regola e scherma l'emissione UVA;
  • protegge l'ampolla/tubo da agenti esterni;
  • può contenere altri elementi.

La tonalità cromatica della luce varia a seconda del tipo di gas contenuto in esse. Alcune lampade per produrre una luce ottimale hanno bisogno di arrivare ad una certa temperatura, impiegando alcuni minuti.

Lampade sodio hps.jpg alta pressione http://auralight.it Lampade sodio lps.jpgbassa pressione http://www.ecat.lighting.philips.com

Accensione

La tensione della rete elettrica domestica non è sufficiente per produrre una scarica adeguata, è necessario quindi dotarsi di opportuni componenti che provochino una prima ionizzazione del gas (reattore, ballast). Altre lampade sono dotate di un terzo elettrodo posto in prossimità degli elettrodi principali, con la normale tensione della rete lettrica domestica questo viene brevemente alimentato, in maniera sufficiente ad innescare la scarica, il riscaldamento e l'emissione di ioni e radiazioni provoca l'accensione del gas totale, mantendosi ionizzato continuamente.

Reattore.jpgreattore elettromagnetico http://it.rs-online.com ETI BALLAST.jpegballast elettronico http://www.hemporium.it


Sodio a bassa pressione (LPS)

La scarica elettrica prodotta dagli elettrodi ionizza i gas (Ar+Ne) causando il rapido riscaldamento della lampada fino al punto di fusione del sodio, il quale vaporizza e viene a sua volta ionizzato dalla scarica, l'emissione monocromatica del sodio è gialla. Richiede un tempo di circa 6 minuti per arrivare al picco di emissione luminosa e non necessita di raffreddamento in caso di black-out, nel periodo di riscaldamento produce luce rosata, tipica del neon che è all'interno. Queste lampade necessitano di accenzione (a freddo) di ballast o reattori elettromagnetici.

Sodio ad alta pressione (HPS)

Grazie alla alta pressione dei gas i vapori di sodio aumentano lo spettro di emissione, la luce prodotta è tendente al giallo (2500K circa) con una potente efficenza luminosa (115 lumen/W). La vita media della lampada è di circa 16000 ore, se dotata di alimentatore non necessita di ciclo di raffreddamento in caso di black-out, a fine vita queste lampade si destabilizzano, accendendosi e spegnendosi continuamente. Queste lampade necessitano di accenzione (a freddo) di ballast o reattori elettromagnetici.

Ioduri metallici (HM)

Trattasi di lampade ai vapori di mercurio (fluorescenti) o di sodio ad alta pressione, con aggiunta di ioduri metallici (iodio, tallio, indio, disprosio, olmio, cesio, tulio) che ne aumenta la resa cromatica (luce bianca) 5600K, necessitano di circa 5/0 minuti per raqggiungere il picco massimo di emissione e fino a 5 minuti per il raffreddamento in caso di black-out, la vita media è di circa 12000 ore, con una efficenza luminosa di circa 90 Lumen/Watt. Queste lampade necessitano di accenzione (a freddo) di ballast o reattori elettromagnetici. A fine vita, se utilizzate 24h su 24h, queste lampade rischiano l'esplosione.



Voci correlate

autore: Sonia Ibelli (Sonia-80-pi)

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