Dionea muscipula

Da Wikiplants.

NOME SCIENTIFICO:Dionaea Muscipula

NOME COMUNE: Dionea, Venus acchiappamosche, pianta carnivora di venere .

FAMIGLIA: Droseracee.

DISTRIBUZIONE: Principalmente distruibuita in America settentrionale , nelle torbiere del Nord-Sud Carolina.Anche se ormai si è diffusa anche in New Jersey in California e in una piccola zona della Florida .

HABITAT: Torbiere, luoghi umidi come gli ambienti paludosi del Nord America.Il clima delle zone in un cui vive è molto simile a quello mediterraneo italiano infatti quaste piante riescono ad adattarsi con estrema facilità al nostro clima caratterizzato da estati calde e umide ed inverno freschi e aridi.

TIPO DI TRAPPOLA: A scatto.


DESCRIZIONE: La dionea Muscipula è senza dubbio la pianta che cattura maggiormente l’attenzione grazie alle sue affascinanti trappole , non per caso tutti i coltivatori ne posseggono almeno una specie. La dionea è una pianta erbacea perenne , è caratterizzata da un punto di crescita chiamato rizoma da dove escono nel periodo vegetativo delle foglie che una volta adulte formano la classica trappola a scatto. La trappola è formata da una nervatura centrale che unisce i due lobi fogliari ai margini dei quali sono presenti in quasi tutte le specie dei denti, o ciglia.Le trappole se ricevono molta luce diretta del sole si colorano di rosso ( ci sono alcune varietà che diventano totalmente rosse come la Red Dragon e Red Sawtooth), il colore rosso serve ad'attirare visivamente gli insetti , mentre ai margini della trappola ci sono delle ghiandole nettarifere che secernono sostanze zuccherine . Su entrambi i lobi sono presenti dei 6 recettori difficili da vedere chiamati Trigger . Questi recettori sensibilissimi riescono a trasformare un movimento meccanico in un impulso che riceve poi la pianta stessa. Quando i Trigger vengono mossi più volte, la pianta è cosciente che fra i due lobi è presente qualcosa di vivo ,e così, in meno di un secondo i due lobi si chiudono l’uno sull’altro imprigionando il malcapitato. Una volta chiusi la trappola si riapre dopo circa un ora se si rende conto che ciò che ha catturato non è vivo, un potenziale sassolino o pezzo di foglia, in caso contrario, se l’animale dà segni di vita i due lobi si chiudono ermeticamente e inizia il processo di digestione che dura circa 8-9 giorni. Al seguito la trappola si riapre. Le trappole possono chiedersi e riaprirsi circa 10 volte, ma non per questo bisogna affaticarla facendogli scattare le trappole a vuoto, dopodiché la trappola marcisce e muore.Spesso però succede che la preda che viene catturata è troppo grande , di conseguenza il processo di decomposizione è più veloce di quello di digestione della foglia , che marcisce .

FIORE: La pianta nel periodo primaverile produce grappoli di fiori generalmente di piccole dimensioni , con un diametro che non supera i 2 cm e di color bianco , i grappoli sono sorretti da uno stelo che raggiunge anche i 30 cm .

PERIODO VEGETATIVO: Marzo/Ottobre.

PERIODO DI RIPOSO: Novembre/Febbraio , durante questo periodo la pianta blocca la crescita smettendo di produrre foglie , e va in una sorta di letargo . In questo periodo bisogna ridurre l'apporto idrico , manenendo solamente umido il substrato . Le temperature devono essere comprese tra i 0°e i 10° , anche se la pianta sopporta brevi gelate , che non devono però superare i 5 giorni altrimenti rischia la morte per disidratazione ; se accadesse che il substrato rimane ghiacciato per più di una settimana conviene farlo sciogliere aggiungendo acqua tiepida o spostandoi la pianta per qualche ore in un posto che sia sopra i 5 ° (NON IN CASA , DOVE LA TEMPERATUA RAGGIUNGE ANCHE I 25 °) , cercando però di non far fare alla pianta un grande sbalzo termico , che la potrebbe uccidere . L'ideale per una dionea sarebbe trascorrere l'inverno in una serra fedda , dove ci sono sempre 2 o 3 gradi in più dell'esterno .

ANNAFFIATURE: D’estate mantenere il substrato umido con qualche centimetro d’acqua nel sottovaso. D’inverno ridurre l’apporto idrico, togliere il sottovaso per evitare che si geli, rendere umido il substrato ma non fradicio onde evitare muffe.

LUCE E TEMPERATURE: Predilige sole diretto e temperatore fino ai 35° in Estate. In Inverno spostare la pianta in un luogo più luminoso possibile e lasciare all’aperto, resiste fino alle temperature di -10° per brevi periodi .

RIPRODUZIONE: La Dionea Muscipula si può riprodurre tramite la divisione del rizoma che avviene nei periodi di ripresa vegetativi ( febbraio marzo ) , tramite semina che avviene nei periodi primaverili , i semi di dionea non hanno bisogno di stratificazione , e vanno solamente posizionati sul substrato che deve composto da torba perlite 50/50 e torba setacciata in superficie (circa 2 cm ) in modo che le radici delle piccole plantule non vengano bloccate dai granelli di perlite , questo tipo di riproduzione è però molto lento , infatti per avere una pianta adulta da seme , si dovranno aspettare anche 5 anni . È anche molto usata la tecnica della talea fogliare : si prende una foglia adulta e in salute , la si taglia dal fondo del rizoma , la si adagia in un vaso con sfagno vegetante e la si espone in un luogo molto illuminato e con temperature medie ; a volte succede che la pianta durante il periodo invernale produce un fiore , che però è inutile in quanto non essendo il periodo adatto , la pianta non riuscirebbe a portare a maturazione i semi , allora si aspetta che il fiore abbia raggiunto i 4-5 cm di altezza e si taglia il più in basso possibile , poi si adagia anch'esso sono uno strato di sfagno vegetante , e dopo 2 o 3 mesi si dovrebbero cominciare a vedere piccoli germogli . La tecnica della talea è sicuramente la più efficace e le piante diventano adulte molto più velocemente .

TRAVASO : Il travaso và effettuato se: La torba all’interno del vaso si è troppo compattata;se alzando il vaso ci si accorge di un odore nauseante come puzza di uovo marcio; o perché la rosetta formata dalla pianta và troppo al di fuori del vaso. In questi casi mettete la pianta in un composto formato da 1 parte di torba acida di sfagno e 1 parte di perlite lasciando il rizoma leggermente visibile. Il rinvaso è consigliato con l’inizio della Primavera.