Coltivazione Drosere tuberose

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D. peltata

Coltivazione Drosere tuberose

Le Drosere tuberose sono un gruppo di Drosere provenienti da zone quali Australia settentrionale e meridionale ed altre zone nell’emisfero australe , con un clima simile al nostro , ma con periodi di siccità intensa durante i mesi più caldi.
Questo tipo di clima ha costretto le piante che vivono in questi luoghi ad adottare dei sistemi per sopravvivere anche durante i periodi più aridi.
Tra queste piante troviamo le Drosere tuberose, che per sopravvivere hanno adottato un sistema molto intelligente. Infatti, quando arriva il periodo caldo e secco, la parte aerea della pianta muore, lasciando però in vita dei tuberi sotterranei che la pianta produce durante il periodo vegetativo.
Questi tuberi passeranno i mesi aridi in una sorta di dormienza e si risveglieranno poi durante i periodi delle piogge.

Nell'emisfero boreale, alle nostre latitudini, queste Drosere vegetano da Settembre/Ottobre fino ad Aprile, mentre vanno in dormienza da Maggio-Giugno fino a Settembre.

Drosera tuberosa appena entrata in riposo vegetativo: notare il tubero prodotto all'apice della radice

Substrato

Per questo tipo di Drosere , è preferibile usare un substrato con una buona percentuale di sabbia di quarzo. Le più rustiche si possono coltivare anche in un semplice composto di torba e perlite , ma se possibile bisogna sempre fare in modo di mettere sulla superficie del vaso, uno strato di almeno 2 cm di solo ghiaino di quarzo (Il più fine possibile, meglio se non oltre i 3mm), in quanto queste piante in natura vivono in terreni molto sabbiosi. Un buon substrato dovrà essere composto da torba al 30%, perlite (meglio se frantumata, in modo da evitare di confondere grani di perlite con i tuberi) al 30% e sabbia di quarzo al 40%, con possibilmente lo strato superficiale del vaso di sola sabbia di quarzo.
I Vasi dovranno essere molto alti , in quanto la maggior parte di queste piante hanno radici molto profonde e di conseguenza i tuberi si svilupperanno molto in profondità.


Acqua

Usare solo acqua distillata, demineralizzata, da osmosi inversa o quella di scarto del condizionatore (purchè non abbia la serpentina in rame, che potrebbe rilasciare sostanze dannose per le piante). Tenere un buon apporto idrico (2-3 cm di acqua nel sottovaso) durante tutta la stagione vegetativa.
Col progredire della stagione vegetativa, andando dalla primavera verso l’estate , dovrà essere gradualmente diminuito il livello idrico fino all’eliminazione totale.
In ogni caso, la pianta ci "avvertirà" dell'imminente entrata in riposo estivo cominciando a seccare progressivamente la parte aerea.
Le innaffiature dovranno essere sospese per tutta l’estate(periodo di riposo vegetativo) per poi essere riprese in modo molto graduale non appena le temperature diventeranno più fresche (fine estate/inizio autunno).

Luce

L'esposizione solare è molto importante durante il periodo vegetativo per avere belle Drosere tuberose, difatti la maggior parte di esse vive in zone molto soleggiate. Esporre le piante a sud con più ore di sole possibile. Mentre durante i mesi estivi , quando le piante andranno in riposo, i vasi con i tuberi dovranno essere tenuti in zone più fresche.


Temperature

La temperatura ideale per questo gruppo di Drosere è compresa tra i 5 ed i 25 gradi Celsius (in inverno, periodo durante il quale le piante vegetano). Gli esemplari più robusti, se opportunamente riparati in serra fredda, possono sopportare anche temperature più rigide, l’importante è che non durino a lungo, pena la morte della pianta.
Durante l’estate , ossia quando le temperature saliranno oltre i 25-30° C, le piante cominceranno a deperire per poi andare in riposo vegetativo estivo.
Durante questo periodo di riposo i vasi con i tuberi dovranno essere posizionati in posti abbastanza freschi, e con umidità molto controllata, in attesa dell’autunno, quando sarà possibile ripristinare gradulmente il livello idrico. Alternativamente, si potranno estrarre i tuberi dal vaso e conservarli fino ad inizio autunno come descritto in questo tutorial di raccolta, stoccaggio e messa a dimora tuberi di Drosere tuberose

Ambienti di coltivazione

Le Drosere tuberose danno il meglio se coltivate all'aperto o in serra fredda (dove l'umidità maggiore favorisce la produzione di grandi goccioloni di colla, che all'aperto vengono spesso asciugate dal vento).
Chi abita al Nord Italia, dove le temperature invernali sono spesso troppo rigide, spesso in questo periodo ricorre alla coltivazione in veranda esposta a sud oppure in terrario opportunamente allestito. In estate, quando la pianta va in dormienza , i tuberi potranno essere conservati o in frigo oppure in una cantina (o comunque non esposti alla luce diretta del Sole).
Vista la tendenza delle Drosere tuberose a formare tuberi molto in profondità (spesso sul fondo del vaso), è consigliabile estrarli dal fondo del substrato e riposizionarli più in alto nel vaso (basta seppellirli di un paio di cm), in modo da evitare possibili marciumi nel momento della reidratazione del substrato.

Moltiplicazione

Fiore di d. peltata, white flower (foto del 24/03/2011)

Alcune specie di D. tuberose sono autoimpollinanti (ad esempio la Drosera peltata). Una volta raccolti i semi , non sarà facile farli germinare in quanto richiedono condizioni e trattamenti specifici, quali stratificazione a caldo e, per i più coriacei, la scarificazione (abrasione della cuticola del seme tramite carta abrasiva) o un trattamento con acido gibberellico.
Il periodo migliore per seminare è tra Luglio ed Agosto, dovre, grazie al nostro Sole Italiano, potremo garantire una ottima stratificazione a caldo. I semi dovranno essere posti in un posto molto illuminato e su un substrato di torba e perlite e sabbia di quarzo, in questo caso disponendo il solito strato superficiale di sabbia di quarzo solo a patto che essa sia veramente fine, perchè in caso contrario potrebbe inficiare con la radicazione delle plantule. Il substrato dovrà essere sempre costantemente umido.

Un altro modo per riprodurre le Drosere tuberose è attraverso i tuberi (che si formano durante la stagione vegetativa), che potranno essere raccolti tra aprile e maggio. Da ogni pianta in media si possono ricavare da 1 a 7 tuberi (in base alla specie), che andranno riposizionati in alto nel substrato, evitando di annaffiare il vaso se non saltuariamente (basta posizionare il vaso in un sottovaso con 2 cm di acqua per una decina di minuti una volta ogni 3 settimane), in questo modo si eviteranno marciumi.
Una volta giunti a fine estate,in modo graduale, si andrà ad aumentare l’apporto idrico.
Alternativamente,durante l'estate, si potranno conservare i tuberi dentro casa (meglio un posto fresco), avvolgendoli in carta umida ed inserendo il tutto in bustine con zip; per poi riposizionarli nel vaso verso Settembre/Ottobre, come in questo tutorial sulla raccolta, stoccaggio e messa a dimora tuberi di Drosere tuberose.

Un altro modo molto veloce per riprodurre queste piante , è quello da talea fogliare (ma questo metodo può essere messo in atto solo con alcune specie rustiche, per esempio per la Drosera peltata ).

Concimazioni

Non fertilizzare mai il terreno delle Drosere, difatti le loro radici, come quelle di tutte le piante carnivore, hanno perduto nei millenni di evoluzioni, la capacità di assorbire determinati nutrienti (Azoto in primis, che è anche uno degli elementi più rappresentati in ogni concime), e quindi aggiungendone in maniera sconsiderata nel terreno, si otterrebbe soltanto l'avvelenamento della pianta. Alcuni coltivatori sono soliti effettuare concimazioni fogliari con prodotti naturali: sulla parte "collosa" depositano gocce di latte, che vengono presto assorbite dalla pianta,al prezzo però di rovinare leggermente la foglia interessata. La deposizione di insetti (meglio se vivi) è comunque da prediligere nel caso si voglia nutrire artificialmente la propria drosera (non è comunque necessario, giacchè provvedono autonomamente a procacciarsi il cibo)

Malattie e Parassiti

Le Drosere sono soggette a varie malattie funginee (Botrite,Phytium) e parassitarie (Afidi, Ragnetto Rosso. Contro la Botrite può essere usato il Proclaim combi, mentre contro il Phytium va usato il Previcur. Contro i parassiti citati può essere usato, a secondo della gravità dell'infestazione, la macerata di tabacco, il Provado Plus o il Reldan 22


Voci correlate