Cancro del rizoma

Da Wikiplants.

Tratto da un articolo online del 2008 di Gianluigi "Er Biconzo" Piegari.


Stufo ormai di perdere ogni anno alcune sarracenie x il tanto temuto cancro del rizoma ed altri marciumi (es phytium), ho messo a punto la seguente tecnica x curare le piante ammalate.

Le analogie con l'oncologia medica sono molteplici:

il nostro bisturi è 1 taglierino ben affilato, la nostra chemioterapia sono i seguenti fungicidi:

Procimidone Dodina+bitertanolo previcur

Addirittura c'è anche la nostra "radioterapia" rustica: 1 bella sfiammata d'accendino


Come prima cosa, 1 volta individuata la pianta malata, si procede all'operazione di asportazione chirurgica della parte malata (ove possibile). Questa operazione aumenta enormenente la percentuale di guarigione in tempi brevi.

1 volta effettuata tale operazione, quando mi va, prendo 1 accendino e do 1 bella "sbruciacchiata" alla parte di rizoma esposta dall'operazione (in questo modo si ammazzano eventuali cellule malate presenti nella zona, la pianta non accusa minimamente, testato diverse volte). Questa operazione l'ho effettuata nel 50% dei casi, ma non ho notato cambiamenti degni di nota rispetto alle piante non "bruciacchiate"

poi si prepara 1 bicchiere pieno di acqua nel quale si scioglie 1 goccio di procimidone (io ho la forma liquida datami da Altair, ho sempre fatto ad occhio) e si mescola x bene:

Il procimidone si usa x le marcescenze delle barbiabetole e delle tuberose in generale, ed il trattamento avviene proprio x immersione nel concentrato (che è il più rapido, molto più della nebulizzazione su rizoma o foglia)


Si lascia il tutto in ammollo per circa 15 minuti, poi si estrae e si lascia sgocciolare.

quando la pianta è "asciutta", si passa 1 bella passata di dodina+bitertanolo (io uso il proclaim combi) su punto di crescita, rizoma (molto bene sulla ferita, che a questo punto si sarà già brunita) e radici, e si lascia di nuovo sgocciolare. La dodina ha la particolarità di essere translaminare, ovvero penetra la cuticola ma resta in sede di nebulizzazione: in questo modo è il candidato ideale da mettere sulla potenziale porta di ingresso del patogeno, ovvero la ferita da divisione. Quando asciutta, si da 1 bella passata di previcur (che è sistemico,ed ottimo contro il phytium) su punto di crescita, rizoma e radici. Poi si invasa il tutto. 1 volta invasato a dovere, do 1 bella nebulizzata al substrato intorno al rizoma.

In questo modo risco a salvare circa il 70-75% delle sarracenie che si ammalano ogni anno.


Contrariamente a quanto si pensava, possono ammalarsi anche piante mai divise (quindi la teoria della penetrazione del patogeno al momento della divisione è confutabile), come ho sperimentato a mie spese.


Ormai sono solito dare 1 trattamento preventivo di dodina+bitertanolo e previcur (quindi saltando il procimidone, che è troppo aggressivo x essere usato come preventivo) su tutte le sarracenie che mi appresto a rinvasare dopo averle diviso, oppure appena mi arrivano x posta, e devo dire che i risultati sono stati molto incoraggianti, le piante trattate preventivamente hanno avuto 1 percentuale di malattia molto vicina allo 0%.



autore: Gianluigi "ErBiconzo" Piegari