Bruchi
Cosa sono
Col nome di bruco, noi ci riferiamo ad una qualsiasi larva di Lepidottero di forma allungata ed aspetto vermiforme. In essi possiamo distinguere il capo, seguito da 3 segmenti toracici e 10 segmenti addominali. Nel capo sono presenti occhi semplici (detti stemmata) e delle antenne piuttosto ridotte. I segmenti toracici portano tre paia di zampe articolate, mentre nell'addome sono presenti le pseudozampe (false zampe), in genere 5 paia. Il tegumento presenta un numero variabile di peli o setole (con funzione sensoriale oppure di rivestimento e protezione, talvolta urticanti), sparse o distribuite a ciuffi, anche su tubercoli. I bruchi possono essere di vari colori (verdi, marroni, striati...), i quali solitamente hanno funzione protettiva (mimetismo) o intimidatoria (i colori vivaci sul corpo di un insetto solitamente stanno ad indicare la pericolosità di esso, quindi un deterrente contro eventuali predatori).
Colori e forme sono sicuramente le armi preferite dai bruchi (permettendogli un mimetismo molto efficace tra le foglie o i piccoli rami), ma tra le strategie di difesa contro i predatori si annoverano anche colorazioni aposematiche e la presenza di spine velenose, peli urticanti e secrezioni ripugnanti.
Cosa fanno
L'apparato boccale dei bruchi, provvisto di robuste mandibole, è di tipo masticatore e conferisce loro il titolo di fitofago, infatti la quasi totalità dei bruchi ricava il proprio nutrimento dalle piante. I danni provocati sono i seguenti: -erodono i margini fogliari, lasciando così evidenti tracce della loro presenza -piegano i margini o arrotolano le foglie fissandole con fili di seta -attaccano altre parti della pianta come gemme, fiori, frutti o semi. Insomma, tutto ciò che risulta essere tenero e invitante come un germoglio (o un punto di crescita di una Nepenthes o di una Pinguicula) è per loro un bocconcino prelibato. Alcuni bruchi si nutrono anche di legno, scavando delle gallerie nei tronchi (non è raro osservare alcune specie che attaccano i rizomi delle Sarracenie. La loro presenza può essere accertata nel momento in cui, guardando per terra o sulle foglie, troviamo dei piccoli pallini neri alla base della pianta; questi sono i loro escrementi, indice inconfondibile della loro presenza.
Come li debelliamo
Per infestazioni ridotte è possibile effettuare la rimozione manuale (facendo molta attenzione alle grandi abilità mimetiche dei bruchi); sono anche possibili trattamenti biologici a base di Bacillus thuringiensis (comunemente reperibili nei centri agricoli).
Nel caso di grandi infestazioni, dopo aver rimosso manualmente il maggior numero di parassiti, è possibile ricorrere a Reldan 22 o Provado plus
- Autore: Roberto
- Fonte IMG: Francesca "^nyu^" Caracò