Bruchi

Da Wikiplants.
Larva di lepidottero che sgranocchia foglie di Nepenthes

Cosa sono

Col nome di bruco, noi ci riferiamo ad una qualsiasi larva di Lepidottero di forma allungata ed aspetto vermiforme. In essi possiamo distinguere il capo, seguito da 3 segmenti toracici e 10 segmenti addominali. Nel capo sono presenti occhi semplici (detti stemmata) e delle antenne piuttosto ridotte. I segmenti toracici portano tre paia di zampe articolate, mentre nell'addome sono presenti le pseudozampe (false zampe), in genere 5 paia. Il tegumento presenta un numero variabile di peli o setole (con funzione sensoriale oppure di rivestimento e protezione, talvolta urticanti), sparse o distribuite a ciuffi, anche su tubercoli. I bruchi possono essere di vari colori (verdi, marroni, striati...), i quali solitamente hanno funzione protettiva (mimetismo) o intimidatoria (i colori vivaci sul corpo di un insetto solitamente stanno ad indicare la pericolosità di esso, quindi un deterrente contro eventuali predatori).

Colori e forme sono sicuramente le armi preferite dai bruchi (permettendogli un mimetismo molto efficace tra le foglie o i piccoli rami), ma tra le strategie di difesa contro i predatori si annoverano anche colorazioni aposematiche e la presenza di spine velenose, peli urticanti e secrezioni ripugnanti.



Cosa fanno

L'apparato boccale dei bruchi, provvisto di robuste mandibole, è di tipo masticatore e conferisce loro il titolo di fitofago, infatti la quasi totalità dei bruchi ricava il proprio nutrimento dalle piante. I danni provocati sono i seguenti: -erodono i margini fogliari, lasciando così evidenti tracce della loro presenza -piegano i margini o arrotolano le foglie fissandole con fili di seta -attaccano altre parti della pianta come gemme, fiori, frutti o semi. Insomma, tutto ciò che risulta essere tenero e invitante come un germoglio (o un punto di crescita di una Nepenthes o di una Pinguicula) è per loro un bocconcino prelibato. Alcuni bruchi si nutrono anche di legno, scavando delle gallerie nei tronchi (non è raro osservare alcune specie che attaccano i rizomi delle Sarracenie. La loro presenza può essere accertata nel momento in cui, guardando per terra o sulle foglie, troviamo dei piccoli pallini neri alla base della pianta; questi sono i loro escrementi, indice inconfondibile della loro presenza.



Come li debelliamo

Per infestazioni ridotte è possibile effettuare la rimozione manuale (facendo molta attenzione alle grandi abilità mimetiche dei bruchi); sono anche possibili trattamenti biologici a base di Bacillus thuringiensis (comunemente reperibili nei centri agricoli).

Nel caso di grandi infestazioni, dopo aver rimosso manualmente il maggior numero di parassiti, è possibile ricorrere a Reldan 22 o Provado plus





  • Autore: Roberto
  • Fonte IMG: Francesca "^nyu^" Caracò