Salve cari ragazzi!
Passeggiando stasera per strada con il mio cane (Gimmy!), mi è sorto un dubbio, ed ho deciso di condividerlo con voi.
Premesso che incentro il discorso sulla genetica umana, credo comunque che ci siano abbastanza a
Stavo pensando alla lunga vita delle sarracenie e al fatto che si possono riprodurre in maniera asessuata avendo in tutto e per tutto 2 pianta geneticamente e fenotipicamente identiche.
Ora:
le cellule nella riproduzione asessuata si dividono solo per mitosi, e può capitare che la DNA-Polimerasi inserisca una base azotata al posto di un'altra.
Dato che il codice genetico è degenerato, può darsi anche che la tripletta codifichi per lo stesso amminoacido (mutazione silente), ma potrebbe codificare per un amminoacido diverso (mutazione di senso).
Nella stragrande maggioranza delle volte, il sistema di correzione cellulare riesce a correggere l'errore, ma alcune volte l'errore viene ignorato, stabilizzandosi nel genoma.
Bene, ora bisogna vedere cosa la mutazione ha colpito, può aver interessato:
- Un introne (DNA non tradotto in proteina)
- Un esone (DNA tradotto in proteina)
In quest'ultimo caso, inoltre, bisogna vedere quale proteina è mutata, se è coinvolta una proteina "accessoria" o una proteina essenziale per la vita.
Dopo questo discorso, il mio dubbio è:
dato che la vita di una sarracenia teoricamente è eterna, si potrebbero accumulare con il susseguirsi delle mitosi e degli anni, mutazioni stabili del DNA che esprimano un fenotipo diverso?
In pratica: un cultivar di sarracenia, fra magari 100 anni, potrà avere un aspetto diverso?
Spero di non avervi tediato troppo con le mie congetture...
Un abbraccio a tutti
Diego