Ciao a tutti ragazzi! Sono qui per riportare una conversazione avvenuta oggi qui sul forum, tra Stefandionea88 (autore del dubbio) e gli utenti in quel momento collegati!
Stefandionea88 ci ha raccontato di avere notato un particolare interessante: la sua N. x ventrata aveva due ascidi che stavano iniziando a seccare ognuno il proprio opercolo; entrambi erano alla stessa altezza, quindi molto probabilmente prodotti nello stesso periodo di tempo...Cosଠha deciso di staccare l'opercolo ad un ascidio, e lasciarlo attaccato invece nell'altro! Il risultato è stato che, nell'ascidio in cui aveva staccato l'opercolo, il disseccamento si è interrotto e non accenna a riprendere (sono passate oramai 4 settimane),mentre invece in quello in cui lo aveva lasciato attaccato, il disseccamento ha proseguito fino a compromettere l'intero ascidio!
Il suo dubbio appunto, è quello di cercare di capire il motivo di tale comportamento!
Mi sono permesso di riportare la conversazione avvenuta (con il permesso di stefandionea88, che non poteva farlo) per dar modo a tutti voi di esprimere il vostro parere in merito!
La mia risposta a questo dubbio è stata una: diciamo che la pianta in generale, secca tutto quello che non gli serve...se in un ascidio la digestione è finita, esso secca completamente...altrimenti se la digestione continua, l'ascidio difficilmente seccherà se prima non ha concluso l'assorbimento. Magari il disseccamento inizia proprio dall'opercolo e li si ferma, finchà© l'assorbimento non è finito,per poi concludersi su tutto l'ascidio! Pi๠che altro per una semplice riflessione....in natura gli ascidi che seccano sono molti di meno rispetto a quelli che seccano a noi quando in inverno portiamo le piante in casa, costringendole a vivere in un ambiente non ideale...la pianta quindi per sopravvivere in quelle condizioni, deve eliminare tutto ciò che non serve, per "risparmiare le energie; ecco quindi spiegata la grande percentuale di parti secche nelle nostre nepenthes d'inverno!
Voi come la pensate?