da Giachi6 » 18/04/2015, 22:17
Certo, il dubbio che un prodotto possa risultare tossico o non efficace può spingere verso prodotti già testati, però va anche detto che più che il singolo principio attivo conta la classe di tale principio e di solito quelli sistemici che si trovano in commercio per uso amatoriale sono tutti a base di neonicotinoidi (come il thiaclorpid per esempio), ed essendo tutti molecole molto molto simili è lecito aspettarsi una reazione analoga dalle piante.
Per esempio quello che uso in questo momento (Actara della compo) non l'avevo mai sentito nominare da nessuno, né tra l'altro avevo mai letto di trattamenti radicali di piante carnivore, dunque ho rischiato doppio, ma i risultati sono stati eccellenti, notevolmente superiori a quelli ottenuti con i trattamenti fogliari, sia per praticità, che per effetti collaterali, presenti in quelli fogliari, del tutto assenti in quelli radicali (sembrava che le avesi bagnate con normalissima acqua, e per errore ho anche usato una dose di insetticida molto più elevata di quella raccomandata sulla confezione).